-- Sabato 19 settembre 2009 --
- diario tappa 77 -
( Pescolanciano - Lago del Matese)

Iniziamo la tappa di oggi ,  a Pescolanciano,  solo in 2 bikers , dopo aver atteso invano altri partecipanti. Il tempo è buono e la voglia di pedalare è ancora tanta. Sappiamo che  a metà percorso ci raggiungernno  Lino e Angelo  utilizzando il pullmino di appoggio. Il percorso si snoda su via asfaltata,  verso il valico di M. Totila, Sessano del Molise   e Carpinone che intravediamo con il suo imponente  castello del 1400. Ancora diverse pedalate e arriviamo  al Santuario di Castelpetroso dove inizia la faticosa salita, per strada forestale,  lungo le Balze di M. Patalecchia, fino a quota 1300 m. A tratti è necessario camminare  spingendo la bici ma la  vista è stupenda. Si intravede tutto il Molise nella zona compresa tra  il Matese e le Mainarde. Dopo una lunga discesa siamo a Longano, paese di confine con la Campania. Qui ci soccorre il pullmino di appoggio per farci evitare la scoscesa strada in salita che conduce a Vallelunga, ora asfaltata ma un tempo  percorsa da Claudio Coppola quando era un fondo pieno di buche e cumuli di terra. A Letino, paese della Campania, ci ricompattiamo e siamo pronti per raggiungere il Passo di Miralago (1150 m.) , dopo circa una ventina di chilometri di asfalto, molto belli per la veduta sul massiccio del Matese e sul lago. Ci aspettano  Carlo e Giulia, del CAI di Piedimonte Matese, premurosamente presenti alla staffetta e alla consegna delle bandiere. Che dire della “tre giorni” in compagnia del Pedalitalia? Abbiamo interpretato al meglio  lo “stile CAI” nella convinzione che  l’escursionismo in MTB vada maggiormente diffuso e incoraggiato tra i soci della nostra Sezione. E l’amicizia tra noi partecipanti?  Si è ingigantita in questi giorni, come testimoniano le calorose parole di Lino: “ “Dopo tre giorni di percorrenza  insieme ci siamo ritrovati, ad ogni fine tappa, seduti intorno ad un tavolo a rifocillarci  con gli occhi che sprizzavano gioia per l’esperienza e le meraviglie naturalistiche viste. Tutto ciò è un sintomo di benessere collettivo! Pertanto, mi sento di ringraziarvi tutti. Un grazie ad Angelo, che con la sua esperienza e profonda conoscenza dei luoghi attraversati, ci  ha dato sicurezza e informazioni sull’emozionante territorio.Grazie a Daniel,  la cui  signorilità e generosità che lo contraddistingue, lo hanno reso un piacevole  compagno di viaggio.

Un ringraziamento a Ferdinando, per la serenità che trasmette e per l’impegno che ha dedicato all’organizzazione.Grazie ancora della compagnia con la speranza di percorrere nuovi sentieri insieme””.

Angelo, Daniel, Ferdinando, Lino

Sezione CAI di Isernia

 

 

-- foto della tappa --

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