-- Giovedì 24 settembre 2009 --
- diari tappe 82 e 83 -
( Campagna – Rif. Panormo / Rif. Panormo – Valle dell’Angelo )

Come annunciato dalle previsioni meteo, per tutta la settimana il salernitano è stato interessato da maltempo, per cui non prevedevo un facile svolgimento del Pedalitalia.
Mercoledì sera ho incontrato all’uscita di Pontecagnano dell’Autostrada i due bikers del Cai di Avellino provenienti da Campagna, partiti da Serino e giunti a Campagna con qualche difficoltà e che perciò ritornavano a casa passandomi il testimone per le successive tre tappe.
Con questi presupposti, come pensavo, la mattina alle otto ero da solo a Campagna ed in previsione di ciò, mi sono fatto accompagnare da un’auto d’appoggio guidata da mio fratello ed ho messo nello zaino un piccolo treppiede per le foto, che sono tutte autoscatti, anche se non sembrano.
Sono partito da Campagna col tempo molto nuvoloso ed in breve con una lunga discesa raggiungo il ponte sul Sele, all’inizio della Statale 19 delle Calabrie.
Da qui inizia una scorrevole e piacevole salita di circa 15 km. passando per Serre tra tantissime pale eoliche e con la lunga catena dei Monti Alburni sempre davanti.
Al bivio di Postiglione uno scroscio di pioggia mi costringe a coprirmi, ma per fortuna è di breve durata, quindi con una panoramica discesa raggiungo Controne e poi in piano fino ai piedi di Castelcivita, dove ho appuntamento con l’auto, che dopo una ripidissima salita di 10 km. mi scarica in località “ Chiainamano “ dove finalmente inizia una delle tantissime strade sterrate che percorrono il vastissimo altopiano carsico degli Alburni.
In assoluta solitudine, a parte numerose mandrie di mucche e cavalli, inizio a pedalare in luoghi molto suggestivi, che frequento da tanti anni e che avrei voluto far conoscere a chi non c’è mai stato, ma purtroppo è andata così e se Cristo secondo Carlo Levi si era fermato ad Eboli, il Pedalitalia, nonostante tutto, non si fermerà a Campagna.
Attraverso il Piano di S. Maria alle pendici del Monte La Nuda e per strada quasi tutta pedalabile passo per il Rifugio Rizzo ed i pozzi Mele, sempre verso est, tra fitte faggete. Poi un tratto molto dissestato e ripido costringe a spingere la bici, poco prima di giungere al bellissimo Casone Farina, di recente ristrutturato e campo base dei numerosi speleologi che frequentano la zona.
Da qui una breve pedalata porta al Faggio Scritto, dove si incrocia la strada asfaltata proveniente da Ottati, che termina al Rifugio Panormo, posto sul lato ovest del vasto pianoro di Campo Farina.
Qui doveva terminare la tappa 82 del Pedalitalia.
Ma il direttore, nonché unico partecipante, dopo un meritato riposo ed un ottimo pranzo, e visto che sono ancora le 15:00 ed il seguito è tutta discesa, decide di proseguire per la tappa 83, dando appuntamento all’auto d’appoggio a Corleto Monforte. Perciò, salutato Pasquale, il dinamico e disponibile gestore, con una pioggerella poco fastidiosa, riprendo a pedalare per la via più breve, che passa prima dal rifugio Le Brecce e continua con una lunga discesa lungo la Valle della Tacca, raggiungendo la strada asfaltata che collega S. Angelo a Fasanella con Petina. Poco prima del Casone Aresta prendo a destra la lunga sterrata che sbuca sulla strada asfaltata che sale da Corleto poco più a valle della Fontana di Corcomone, in prossimità di Timpone Sottano.
Sempre in discesa, arrivo alla macchina che mi attende sulla Statale 166, poco prima del Passo della Sentinella e ritorno a casa sperando che domani il tempo sia migliore.

Sandro Ginnattasio
sezione di Salerno

-- le foto della tappa --

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